Sierra Nevada, corsa sulle 15 cime

Quest’estate si sono susseguiti i concatenamenti in velocità delle 15 cime oltre i 4.267m, gli ultimi tempi record sono di Russ Mc Bride e poi di Hans Florine.

Una singolare ma appassionante competizione si sta svolgendo tra i monti della Sierra Nevada, in California. Si tratta della salita in sequenza, in tempi sempre più rapidi, di tutti i “14.000” (inteso in piedi, corrispondenti a 4.267m) della zona. Un totale di 15 cime che superano questa quota, allineate in direzione Nord – Sud tra il gruppo del Palisade nel Kings Canyon National Park e quelli di Mount Whitney – Mount Langley nel Sequoia National Park.

L’inizio della competizione viene fatto risalire al 1998, quando Hans Florine, Russ Mc Bride e Tony Ralph compiono il primo concatenamento in 9 giorni e 11 ore.
Nei successivi tentativi, i tempi si fanno sempre più sorprendenti. Nel 2001 Josh Swartz percorre lo stesso itinerario in meno di 6 giorni, mentre nel 2002 Jack Mc Broom impiega solo 4 giorni, 11 ore, 19 minuti.

Nell’estate di quest’anno, altri due tentativi, con tempi ancora più stupefacenti, hanno fatto parlare riviste e siti americani.
In agosto, Russ Mc Bride (35enne, di Berkeley), che già era stato protagonista delle prima traversata nel 1998, ha tentato una nuova performance. In essa, anche se ha dovuto rinuciare all’intera traversata, ha messo a segno il nuovo stupefacente record di 7 cime in un solo giorno. Thunderbolt, Starlight, North Palisade, Polemonium, Mount Sill, Middle Palisade e Split Mountain sono state salite in sequenza in 22 ore e 21 minuti. In particolare, solo i cinque 4.000 lungo la Palisade Ridge sono stati saliti in 3 ore e 30 minuti.

Il mese successivo, un altro protagonista del tentativo del 1998, Hans Florine, ha polverizzato ogni precedente record con 3 giorni, 12 ore e 11 minuti. Partito il 17 settembre, si è mosso da sud verso nord, scalando il Monte Tindall il primo giorno, gli isolati massicci del Withney e del Langley il giorno successivo e altre quattro cime del gruppo del Mount Whitney il terzo. Successivamente, un volo in aereo da turismo fino a Shasta, base di partenza per i gruppi più settentrionali ed una corsa a perdifiato attraverso le sue creste gli facevano chiudere la performance nel nuovo record.

Tempi sbalorditivi, anche se sia Florine che Mc Bride hanno volutamente tagliato fuori dal concatenamento Mount Williamson (l’area è protetta in estate perché vi trova rifugio una rara specie endemica di stambecco), riducendo così le cime a 14.
Ma la cosa sembra non finire qui. Josh Swartz, ex recordman sulla distanza, ha rilasciato una dichiarazione a “Rock and Ice” in cui sembra quasi preannunciare una nuova sfida: “Questo record non sarà degno di rispetto – ha detto – finchè non scenderà sotto i 3 giorni”.

Aldo Frezza

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Nella foto: da sx Hans Florine e Yuji Hirayama a Yosemite, California.

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